Sabato sera, al Cacio e Pere ha avuto luogo l'incontro per la presentazione del nuovo libro di Riccardo Bruni "La stagione del biancospino". L'autore orbetellano è stato introdotto ed intervistato da Vincenzo Coli, giornalista e scrittore senese. Riccardo è ,per antonomasia, uno scrittore di gialli e nelle sue opere approfondisce l'ambiente in cui matura il delitto e gli aspetti psicologici legati ad ogni personaggio. La stagione del biancospino è un noir, come ci ricorda Vincenzo, anche se con il procedere della storia, il racconto si libera di tutte le etichette e non è più possibile catalogarlo in un genere specifico. Infatti Riccardo passa da un registro stilistico all'altro con la massima naturalezza, con un andamento ritmico e cangiante. Il protagonista del romanzo è Giulio Rodari che viene arrestato con l'accusa di aver ucciso la sua ex moglie. Ma Giulio non ricorda nulla di quella notte. Nella sua memoria si è insinuato un vuoto inaccessibile, una dolorosa amnesia. È un romanzo corale, in cui le vite della famiglia di Giulio si intrecciano con quelle della comunità di un paesino di montagna, che i più avvezzi riconosceranno come l'Amiata, dando vita ad una serie di punti di vista e relazioni che accompagnano tutta la vicenda. La presenza che più incombe è però quella del bosco, una presenza simbolica e quasi magica, pervasa da un senso animista. Nel paese inoltre ci sono tre gatti che vengono presentati in chiave metaforica: uno rosso che conosce un segreto, quello nero che è morto già altre volte e quello bianco che è cattivo. Per Giulio il bianco diventa un colore malvagio, simbolo di quella coltre di neve nella sua memoria che non gli permette di ricordare. Sarà necessario aspettare la stagione del biancospino, per permettere alla neve di sciogliersi e ai misteri di spiegarsi. Il libro è edito da Amazon Publishing, etichetta colosso della distribuzione che ha esordito un paio d'anni fa nel mercato editoriale mondiale e in Italia proprio col precedente libro di Bruni, "La notte delle Falene", candidato al premio strega 2016. Riccardo, che in questi dieci anni è stato pioniere dell'editoria digitale e delle autoproduzioni in ebook, ci spiega come la distribuzione digitale sia per un autore un'opportunità enorme, in quanto in un click è possibile raggiungere un pubblico molto vasto. Con le nuove forme di distribuzione lo scrittore ha la libertà di raccontare la propria storia, senza doversi piegare alle necessità economiche delle case editrici, che spesso confondono il processo creativo con le logiche del mercato.
A seguire è stata presentata la mostra "Confini", la prima degli studenti dell'Accademia. Le opere esposte rappresentano una selezione dei progetti più compiuti tra quelli a cui stanno lavorando gli studenti dei corsi di fumetto Pro e Junior e oggetto delle tavole è il superamento delle barriere fisiche, dei limiti culturali, delle distanze temporali fino ad arrivare ad oltrepassare i propri limiti. Il confine come imposizione immaginaria diventa quindi superabile. La mostra rimarrà aperta fino al 23 Aprile al Cacio e Pere. L'ingresso è libero e siete tutti invitati. Vi aspettiamo numerosi!
Giulia Turini per Accademia del Fumetto Siena
Giulia Turini per Accademia del Fumetto Siena
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