Giovedì
20 Aprile
presso la Sala Storica della Biblioteca degli Intronati di Siena, si
è svolta la presentazione della graphic-novel "Lea
Garofalo. Una madre contro la 'ndrangheta"
per Edizioni Becco Giallo.
L'iniziativa
ha coinvolto alcune classi dell'Istituto G. Caselli di Siena che,
oltre ad aver contribuito alla realizzazione dell'incontro, hanno
realizzato la locandina dell’evento, con concorso che ha
visto protagonisti
tutti gli studenti
dell’istituto.
La
presentazione è stata introdotta dal direttore della Biblioteca
degli Intronati Luciano Borghi, il quale si è augurato che le
nuove generazioni
possano diventare futuri fruitori della biblioteca, un luogo
privilegiato d’incontro e di cultura. Alessio Duranti,
bibliotecario, ha sottolineato quanto sia stato conflittuale in
passato il rapporto fra biblioteca e fumetto, considerato un genere
minore. Oggi
la Biblioteca degli Intronati vanta una collezione di circa
millecinquecento fumetti, in accrescimento costante, fra cui
graphic-novel, classici ed ultimissime pubblicazioni.
“Questa
grapgic-novel, che unisce testo ed immagini, è capace di veicolare
in modo semplice e immediato i suoi contenuti forti e ricchi di
significato e di farsi apprezzare anche da un pubblico più
giovane” così Silvia Celeghin, insegnante di disegno e Storia
dell'Arte presso l’Istituto G. Caselli, descrive il fumetto di
Chiara Abastanotti, la disegnatrice presente all'incontro, un fumetto capace di di farsi carico del coraggio e della
memoria di Lea Garofalo, collaboratrice di giustizia, che ha dato la
sua vita per cercare la verità.
Daniele Marotta, presidente dell’Accademia del Fumetto di Siena, ha evidenziato durante il suo intervento come il fumetto sia un genere ed un linguaggio capace di sintetizzare in un’esperienza fruibile da tutti una serie di contenuti forti e, se serve, anche scomodi.
La
storia di Lea Garofalo ci dimostra tutte le complessità del nostro
Paese. Una
storia in cui il singolo ed il suo valore sembrano venir meno a causa
di un sistema, come quello mafioso, capace solo di schiacciarlo ed annientarlo. Una
storia in cui la verità ha il prezzo della propria vita.
“Ognuno
di noi ha un debito nei confronti di Lea che, se non avesse scelto di
perseguire la giustizia per garantire una vita diversa a sua figlia
Denise, oggi forse sarebbe qui con noi, alla presentazione di questo
libro che rende omaggio alla sua memoria ed al suo operato”
continua Daniele Marotta.
“Il
coraggio di Lea ha generato altro coraggio” prosegue Chiara
Abastanotti, autrice del libro, la quale racconta di essersi
imbattuta quasi per caso nella storia di questa coraggiosa donna,
propostagli dalla casa editrice Becco Giallo insieme alla
sceneggiatura di Ilaria Ferramosca.
La
storia di
Lea richiedeva un certo grado di realismo anche nei disegni,
realizzati da Chiara attraverso un segno efficace e rigoroso, capace
di caratterizzare i personaggi in cui coesistono il segno realistico
e quello più espressivo caratteristica di questo fumetto. Grazie
ad immagini molto
sofisticate ed inquadrature di tipo cinematografico e teatrale, le autrici hanno saputo dar vita alla
storia di Lea. Come
riconosciuto dall’artista stessa,
la resa delle tavole è dovuta alla particolare tecnica di
esecuzione, grazie all’utilizzo di grafite nera su carta da lucido,
una tecnica che ha saputo trasmettere quel senso di cupezza ed
angoscia che Chiara ha avuto in mente dopo aver consultato molta
documentazione sulla storia di Lea.
La
presentazione si è chiusa con la speranza da parte dei
relatori che i giovani possano
diventare sempre più
consapevoli
che ogni essere umano ha il diritto alla libertà e all’autodeterminazione, per costruire una società libera e capace di
proteggere e valorizzare la diversità di ognuno di noi, senza
lasciarsi andare al pregiudizio.
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