L'incontro di sabato 25 al
Cacio&Pere, ha visto protagonista "Il grande sgarbo"
romanzo grafico scritto e disegnato dall'artista Stefano Cardoselli,
ed edito da Effequ. Più che
un incontro, si è svolta come una piacevole chiaccherata, nel corso
della quale Stefano e il
redattore Francesco Quatraro
ci hanno raccontato come è nato questo libro. Il protagonista è un
personaggio che potremmo
definire medio nelle sue aspirazioni. È un burocrate, uno di quegli
uomini ai quali viene detto cosa fare e che risponde a precise
procedure che ripete senza farsi troppe domande. Ma arriva un giorno
in cui Ferdinando Ragozzino rompe queste procedure, e da semplice
burocrate diviene un antirivoluzionario assetato di vendetta. Succede
che il palazzo amministrativo viene occupato dai garibaldini, e
Ragozzino oltre a perdere la pazienza, perde anche il senso della sua
esistenza. Quel lavoro per il quale era stato educato fin da bambino
e che gli era entrato fin dentro le viscere. Si arrabbia e decide di
agire, portandosi dietro una
comitiva di personaggi originali e rocamboleschi. Il disegno è
esplosivo con note punk e noir, ma che non perde la freschezza dello
spirito avventuriero della storia. Il linguaggio di partenza è
quello risorgimentale, del popolo e soprattutto quello
dei briganti. Per renderlo fruibile viene trasdotto grazie ad
un'elevata dose di sapiente ironia. Il linguaggio dell'epoca
viene filtrato di tutte le sue parti ampollose e retoriche, così da
arrivare a coniare una lingua nuova ed originale. È un ponte che
collega il passato con il futuro e
lo fa in maniera unica. Un libro divertente da leggere e da scrivere,
come ci ricordano continuamente Stefano e Francesco. Dall'incontro
infatti,
si evince che il processo che ha portato alla creazione de "Il
grande sgarbo" è stato travolgente, e
ha travolto anche noi.
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